Si è felicemente conclusa con la cerimonia di consegna ai tre vincitori, sabato 1 agosto a Pescasseroli, la decima edizione del Premio nazionale di cultura “Benedetto Croce”. Luciana Capretti ha ricevuto il premio narrativa 2015 per Tevere (pubblicato da Marsilio), Paolo Di Paolo si è aggiudicato il premio al giornalismo letterario con Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era (edito da Rizzoli) e Marina Caffiero ha ritirato il premio per la saggistica con Storia degli Ebrei nell’Italia moderna – dal Rinascimento alla Restaurazione (Carocci).
Ha presieduto la cerimonia di consegna dei premi il professor Natalino Irti, con il coordinamento della scrittrice e giurata Dacia Maraini e la presenza della sindaca del Comune di Pescasseroli, Anna Nanni. Nella manifestazione è intervenuto anche il presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis, che ha ringraziato e annunciato miglioramenti nella viabilità di ingresso nel Parco da Gioia dei Marsi. Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, non è potuto essere presente, ma ha inviato il telegramma di saluti che si legge qui.
Con i tre autori premiati hanno dialogato la Maraini, il giornalista Paolo Gambescia e il professor Irti, fornendo interessanti approfondimenti sui testi vincitori di questa edizione. Attestati di partecipazione sono stati consegnati nella mani dei rappresentanti delle giurie popolari, dalle varie scuole abruzzesi alle associazioni pescasserolesi. L’amministrazione comunale è stata ringraziata da giuria e comitato organizzatore della manifestazione per l’ampia disponibilità a collaborare, in un solido rapporto che segna continuità dal 2006 ad oggi e un proficuo crescendo del Premio “Croce” negli ultimissimi anni.

Il pomeriggio precedente la cerimonia, 31 luglio, si è assegnato il Premio alla Memoria, che per il 2015 è andato a Jacques Le Goff. Del grande storico e medievista francese si è parlato nella sala del museo naturalistico dell’ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. All’appuntamento presieduto dal professor Alfio Signorelli sono intervenuti il professore italo-francese Jean Claude Maire Vigueur, l’amministratore delegato della casa editrice Laterza e vicepresidente di Confindustria, Alessandro Laterza, la sindaca di Pescasseroli, Anna Nanni, il presidente del Parco, Antonio Carrara e il consigliere regionale dell’Abruzzo, già sindaco di Pescina, Maurizio Di Nicola (che ha letto alla platea il discorso del presidente Luciano D’Alfonso). Presenti in sala, tra gli altri, c’erano il presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo, il sindaco di Raiano, Marco Moca e altre autorità.

Anna Tranquilla Neri ha esposto una interessante relazione della professoressa Chiara Frugoni, storica e studiosa del medioevo. Il contributo è una riflessione sul noto libro di Le Goff La nascita del purgatorio, opera che ha suscitato un vivace dibattito culturale. L’esposizione è stata sostenuta da una rassegna di esempi pittorici e rappresentazioni artistiche sull’idea di purgatorio nel periodo medievale.
Al pubblico presente, è stata data lettura da Anna Nanni, sindaca della cittadina “capitale” del Parco, di un messaggio inviato da Giorgio Napolitano, Presidente emerito della Repubblica italiana e vincitore del premio nell’edizione 2006, che ha salutato il traguardo del decennale (leggi qui).

Il venerdì si è chiuso con lo spettacolo Dal Big Bang alla civiltà, dell’astrofisico Antonio Balbi e dello scrittore Antonio Pascale, già premiato alla prima edizione del “Croce” a Pescasseroli. Una serata molto apprezzata dal pubblico intervenuto che ha ascoltato considerazioni alternate da due versanti: da un lato la nascita dell’universo, l’evoluzione scientifica e dello spazio cosmico; d’altra parte riflessioni sull’umanità e sui suoi progressi, tra antropologia, arte e tecnologia, con punte di gradevole umorismo. Nell’atmosfera in penombra e a supporto dei racconti delle due voci narranti, sono state mostrate sul maxischermo immagini molto evocative che segnano passaggi storici. I temi si sono ben intrecciati. Accanto ai punti fermi e alle spiegazioni argomentate, restano interrogativi aperti sul cosmo, la natura e l’umanità.

A completare il weekend c’è stato l’aperitivo in musica del sabato, con il Gruppo Fiorenza Calogero che ha eseguito nel giardino del centro anziani “Maria Boccia”, belle canzoni della tradizione partenopea. I brani, voce e chitarra battente, sono stati intervallati dalle letture di passaggi delle tre opere premiate, affidate alla voce del bravo attore abruzzese Daniele Paoloni. Una parentesi emozionante ed una novità, questa, per il cerimoniale del Premio che anche quest’anno ha attirato a sé un pubblico sensibile ed attento.
Il decennale del premio, come ha incisivamente sottolineato il coordinatore Pasquale D’Alberto, ha visto l’ampliamento delle giurie popolari, con il progressivo coinvolgimento di altre scuole abruzzesi chiamate a leggere e giudicare i libri, una più penetrante diffusione di notizie sulla stampa e nel mondo dei media, la nascita del sito www.premiocroce.it e un rafforzamento nel comitato organizzatore.
Il premio “Croce” per il Comune di Pescasseroli è una realtà possibile da dieci anni, realizzata con il patrocinio del ministero dei Beni e attività culturali e del turismo e del contributo di Regione Abruzzo, Consiglio regionale d’Abruzzo, Provincia dell’Aquila, Fondazione Carispaq, in collaborazione con il Centro regionale beni culturali, l’Istituto italiano per gli studi storici “Benedetto Croce” di Napoli, la Fondazione Mezzogiorno Europa, l’Ente autonomo Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, D.M.C. Alto Sangro, Università degli studi dell’Aquila, Università D’Annunzio di Pescara e l’Associazione albergatori e ristoratori nel Parco nazionale d’Abruzzo.