Si concluderà venerdì 27 maggio alle ore 10:00, alla presenza della più importante scrittrice italiana, il lavoro delle giurie popolari studentesche per l’edizione XI del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce”. L’evento si terrà presso la sala consiliare della provincia di Chieti, in Corso Marrucino 97.

Le scuole abruzzesi coinvolte nel Premio, ciascuna con la voce di uno studente, esprimeranno la propria scelta in merito alle tre opere loro sottoposte. Dacia Maraini, una delle giurate e organizzatrici del Premio stesso, presenterà agli studenti-giurati La bambina e il sognatore, il suo nuovo romanzo edito da Rizzoli.

IL VALORE AGGIUNTO DELLE GIURIE POPOLARI

La manifestazione culturale del giorno 27, inserita nel calendario del prestigioso e variegato Maggio Teatino [clicca sull’immagine accanto], ha forte eco in città e conferma l’indiscutibile e profondo legame che il Premio Croce di Pescasseroli ha saputo progressivamente instaurare con il territorio dell’Abruzzo.

Laddove altri appuntamenti letterari siano più o meno interessanti e ben organizzati, questo Premio ormai circola e prende vita in tutta la regione. È forte anche grazie al coinvolgimento attivo di larga parte degli studenti delle scuole abruzzesi, quest’anno in 470. Sono ragazze e ragazzi che leggono, commentano e scelgono i tre migliori libri finalisti per ciascuna delle tre sezioni. Questi titoli la giuria di qualità li terrà ben presenti per giungere il prossimo 23 giugno alla riunione di assegnazione dei premi che si consegneranno il 5-6 agosto con una cerimonia a Pescasseroli.

Come di consueto, il Premio Croce va ogni anno a libri che rientrano in tre sezioni: saggistica, giornalismo letterario e narrativa. Con più di due mesi di tempo, ogni istituto scolastico in giuria popolare ha analizzato le “terzine”, ovvero tre testi di una sezione. La saggistica è stata valutata dai licei classici di Pescara, Teramo e L’Aquila e dallo scientifico di Lanciano. La letteratura giornalistica è stata affrontata dai licei scientifici di Sulmona e Castel di Sangro e da quello di scienze umane di Avezzano. La narrativa è stata presa in esame dall’Itc di Avezzano, dal liceo classico di Chieti, dalle associazioni di Pescasseroli e dalla Usla di Lanciano.

In questo sviluppo di bella partecipazione, una menzione va fatta per i numerosi docenti che hanno fattivamente lavorato con gli studenti delle giurie popolari abruzzesi. Sono i professori: Stefania Di Carlo, Luigi Di Giustino, Bianca D’Amore (di Avezzano); Gaia Pacione (Castel di Sangro); Antonio Di Fonso, Adalgisa Cocco (Sulmona); Caterina Piccirilli (Chieti); Rita Crisanti, Valeria Cavacini (Lanciano); Lucio Scenna (Pescara); Sara Angelini (Teramo); Marina De Marco (L’Aquila).

IL ROMANZO

L’ultimo lavoro editoriale della Maraini – di cui diamo una breve descrizione – sarà raccontato con un’intervista di Maria Rosaria La Morgia, giornalista Rai. Il romanzo ha come protagonista e io narrante un uomo, un maestro di scuola. Ed è la prima volta di una figura maschile, nella produzione letteraria di Dacia. Il maestro è, appunto, il sognatore ed è l’espressione dell’amore paterno. Una figura sensibile, di rettitudine e di speranza, contro tante negatività circostanti come se ne sentono e leggono in certi brutti fatti di cronaca. Fatti che non risparmiano neppure il mondo dell’infanzia.

Sognatore e appassionante nel raccontare storie, il giovane insegnante protagonista ha perso la sua figliola malata di leucemia, restando solo. Un’altra bambina che tanto le somiglia e che improvvisamente scompare, gli accende una tenace curiosità che lo induce a una non facile ricerca. La sfida si fa complessa ma avvincente. Gli sforzi investigativi lo portano in un viaggio attraverso difficoltà, pregiudizi, indifferenze e ambienti perfino criminali, in una trama che da una città di provincia tocca tanti temi sociali dell’Italia odierna. Il viaggio è anche umano e interiore, alla ricerca di felicità.

Gli allievi del maestro hanno un ruolo chiave nella storia e nella sua stessa vita. Tra racconti, dubbi e fantasie, il personaggio principale sopravvive guidando le loro speranze, alimentando gli stimoli positivi dei pensieri, spronando a sognare un mondo migliore di com’è. La bambina e il sognatore, che aggancia i lettori in più di 400 pagine, è un romanzo denso e dalla scrittura ben definita, con un intreccio attuale e coinvolgente sapientemente sostenuto dalla letteratura. Ed è con questi elementi che la Maraini si offre al pubblico.

All’appuntamento del Premio Croce a Chieti partecipano anche il sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni, la preside del liceo classico chietino Gian Battista Vico, Giuseppina Politi, il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, e il sindaco della città di Chieti, Umberto Di Primio.

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