Si è conclusa, a Pescasseroli, l’XI edizione del Premio nazionale di Cultura “Benedetto Croce” con la consegna dei riconoscimenti ad Antonia Arslan per la narrativa; ad Emanuele Felice per la saggistica, a Corrado Augias per la letteratura giornalistica e del Premio alla memoria a Luca De Filippo.

I numeri di questa edizione a Francesca Grassi, consigliera comunale incaricata di seguire la manifestazione culturale: “Un successo, senza alcun dubbio – esordisce la consigliera – Circa 1.000 persone hanno preso parte ai quattro eventi che si sono tenuti nelle due giornate del 5 e 6 agosto. La lettera del Presidente della Repubblica Mattarella ha dato il tocco in più a questa edizione del Premio”.

Una manifestazione il cui svolgimento impegna Giuria, Comitato organizzatore e Amministrazione comunale per 10 mesi. “Abbiamo iniziato – spiega la Grassi – con il coinvolgimento delle case editrici di tutta Italia che hanno inviato le candidature per le tre sezioni del Premio. Hanno risposto in 15, dalla Rizzoli ad Einaudi; dal Mulino a Chiarelettere; da Marsilio a Bompiani. E poi il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni di tutto l’Abruzzo per un primo giudizio sulle opere selezionate. Le scuole – continua Francesca Grassi – alle quali abbiamo consegnato sabato scorso un attestato, sono di L’Aquila, Avezzano, Teramo, Pescara, Chieti, Lanciano, Sulmona, Castel di Sangro. E poi le associazioni di Pescasseroli e l’Università della Libera Età di Lanciano. In tutto, hanno lavorato per il Premio 470 ragazzi e 50 adulti. Inoltre, hanno parlato del Premio tutte le maggiori testate giornalistiche nazionali, su carta ed on line: la Repubblica, Corriere della Sera, Il Mattino, La Stampa, Il Messaggero, l’Agi ecc.”

Ci sono già i progetti per il 2017. “Continueremo con il coinvolgimento delle scuole – riferisce la consigliera comunale – con l’aggiunta di altri istituti di Sulmona e Avezzano e con l’esordio di Vasto e Montesilvano. Tutto l’Abruzzo, insomma. E poi la chiusura del lavoro dei ragazzi a Sulmona, in occasione del bimillenario di Ovidio, con una lezione del prof. Salvatore Settis, uno dei maggiori intellettuali italiani. Infine l’inizio di un grande lavoro con l’estero, coinvolgendo i paesi dell’area dei Balcani, le cui Università sono molto attente alla lezione della libertà di Benedetto Croce”.

L’amministrazione comunale di Pescasseroli, guidata dalla sindaca Anna Nanni, arriverà a scadenza nel 2017, a primavera. “Non so chi verrà dopo di noi – conclude Francesca Grassi – ma il Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce continuerà. Perché è ormai un patrimonio di Pescasseroli, dell’Abruzzo e dell’Italia”.

Comunicato del Comitato organizzatore

del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” di Pescasseroli

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