La Giuria istituzionale, riunitasi come di consueto in gennaio, ha decretato anche per l’edizione 2022 le cosiddette cinquine di opere che rientrano in ciascuna delle tre categorie costituenti l’offerta del Premio nazionale di Cultura “Benedetto Croce”. Le cinquine di libri verranno ridotte a terne finaliste, nella successiva riunione dei giurati in febbraio. Per la sezione Saggistica sono stati provvisoriamente indicati sei libri.
I titoli e gli autori selezionati sono i seguenti:
NARRATIVA
- Chiara Gamberale “Il grembo paterno” (Feltrinelli)
- Fabio Stassi “Mastro Geppetto” (Sellerio)
- Francesco Carofiglio “Le nostre vite” (Piemme)
- Laura Imai Messina “Le vite nascoste dei colori” (Einaudi)
- Michela Marzano “Stirpe e vergogna” (Rizzoli)
LETTERATURA GIORNALISTICA
- Goffredo Buccini “Il tempo delle mani pulite” (Laterza)
- Giovanni Rinaldi “C’ero anch’io su quel treno” (Solferino)
- Paolo Valentino “L’età di Merkel” (Marsilio)
- Mirella Serri “Claretta l’hitleriana” (Longanesi)
- Giovanni De Luna “Cinema Italia” (Utet)
SAGGISTICA
- Donatella Di Cesare “Il complotto al potere” (Einaudi)
- Romano Prodi “Strana vita, la mia” (Solferino)
- Luciano Canfora “Tucidide e il colpo di Stato” (Il Mulino)
- Emanuele Fiano “Il profumo di mio padre” (Piemme)
- Raffaella Scarpa “Lo stile dell’abuso” (Treccani)
- Michele Salvati – Norberto Dilmore “Liberalismo inclusivo” (Feltrinelli)